Ricevo una segnalazione di qualche anno fa, da quanto ho avuto modo di discutere col "segnalatore" si tratta di fonti attendibili anche se, ovviamente, impossibile da verificare con certezze. Sembrano scemi, ma su certe procedure sono furbissimi, i porcellini.
Alla Procura della Repubblica di [cut]
A tutti gli organi di stampa [cut]
Loro Sedi
Egregi,
siamo docenti, personale e studenti dell’Università [cut] che da più mesi tentiam invano di denunciare con dovizia di particolari e di documentazione (che alleghiamo) una situazione di vera e propria Parentopoli all’interno del nostro Ateneo. La nostra è una denuncia documentata ch pone un problema serio, quello delle opportunità che dovrebbero essere garantite a tutti, a prescindere dalla loro parentel con questo o quel padrino.
Il mondo accademico dovrebbe selezionalre i propri quadri utilizzando criteri basati esclusivamente sul merito e sulle capacità. Solo così si può dare al Paese quella giusta dose di competitività di cui ha bisogno per stare in campo in un contesto globale sempre più difficile. [cut] in questa nostra Università, accedere ai ruoli accademici è diventato impossibile se non si è figlio, parente, collaterale o affine a questo o a quel barone.
Segue elenco impietoso con nomi e cognomi, tra cui si segnala:
- Presidente di Facoltà fa assumere la figlia come docente nella sua Facoltà e l'altra figlia in un'altra;
- Professore Preside di Facoltà fa assumere un figlio come ricercatore e l'altro come dottorando;
- Professore fa assumere la moglie presso il suo dipartimento come ricercatrice;
L’elenco potrebbe continuare all’infinito, a testimonianza di una pratica diffusa di cui non si sente alcuna remora a farne largo e sistematico uso.